Incentivi e conto termico

Gli incentivi statali sono delle agevolazioni fiscali a cui può accedere chi realizza interventi di ristrutturazione edilizia o riqualificazione energetica. Per guidarvi nella scelta della soluzione più adatta alle vostre esigenze e aiutarvi nella compilazione delle richieste di rimborso, CAB mette a disposizione un ingegnere di fiducia, pronto a consigliarvi al meglio.

Incentivi Statali

Cittadini privati o condomini possono usufruire di incentivi fiscali, vale a dire detrazioni, per l’installazione di caldaie nel caso in cui si sostituisca un vecchio modello o lo si ripari apportando importanti innovazioni.

Chi decide di sostituire la caldaia con un modello nuovo potrà scegliere di beneficiare degli incentivi statali secondo due modalità:

una detrazione fiscale del 50%, qualora si effettuino interventi di ristrutturazione e recupero del patrimonio edilizio;

una detrazione fiscale del 65% per la riqualificazione energetica.

La normativa di riferimento è contenuta nella legge n.90/2013 del 3 agosto 2013, pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale Serie Generale n.181, (conversione del decreto legge n. 63/2013), e nelle sue successive modificazioni.

In breve, la normativa prevede detrazioni fiscali in due casi

  1. detrazione 50% dal 6 giugno 2013 al 31 dicembre 2018 per ristrutturazioni edilizie. IL rimborso è elargito in 10 anni;
  2. detrazione 65% dal 6 giugno 2013 al 31 dicembre 2018 per i privati, sempre spalmabile in 10 anni.

Detrazione al 50%

La detrazione fiscale IRPEF del 50% è prevista per diverse tipologie di interventi di recupero, consultabili nell’elenco riportato nella Guida dell’Agenzia delle Entrate. Fino al 31 dicembre 2018, la detrazione è pari al 50% delle spese sostenute, con un limite di spesa massimo di 96.000 euro per ciascuna unità immobiliare.

L’ammontare complessivo della spesa deve essere suddiviso fra i soggetti che vi hanno partecipato e che hanno diritto alla detrazione. Se gli interventi vengono realizzati nel corso di più anni, come prosecuzione di lavori iniziati precedenti, il limite massimo di si determina sommando le spese sostenute nei medesimi anni. Per usufruire dell’incentivo statale per sostituzione caldaie i pagamenti devono essere effettuati esclusivamente con bonifico bancario o postale in cui siano riportate, chiaramente, le seguenti voci:

  • causale del versamento
  • codice fiscale del soggetto che paga
  • codice fiscale o numero di partita Iva del beneficiario del pagamento

NOTA: i documenti che vanno conservati, da esibire in caso di eventuali controlli fiscali, per l’intera durata degli incentivi fiscali sono la ricevuta del bonifico intestata alla persona/e che usufruisce della detrazione e le fatture o le ricevute fiscali relative alle spese effettuate.

Detrazione al 65%

La detrazione fiscale IRPEF del 65% è prevista per interventi di riqualificazione energetica. La detrazione fiscale per gli interventi di riqualificazione energetica degli edifici prevede che la percentuale di detraibilità delle spese sostenute dai privati sia del 65%, mentre per i condomini la Legge di Bilancio 2018, ha portato un’importante novità: la scadenza per gli interventi di riqualificazione energetica che riguardano le parti comuni degli edifici condominiali è stata prorogata di 5 anni, fino al 31 dicembre 2021 (detrazione 65 per cento). Inoltre è stato stabilito che la detrazione possa arrivare al 70% se l’intervento interessa almeno il 25% dell’involucro edilizio e al 75% nel caso in cui l’intervento sia destinato a migliorare la prestazione energetica sia invernale che estiva delle parti comuni condominiali. Dal 2018 rientrano tra gli interventi di riqualificazione anche l’installazione di una caldaia a condensazione di classe A, o superiore, dotata di valvole termostatiche.

Per poter rientrare nell’aliquota IRPEF del 65% vale il principio di cassa, ovvero fa fede la data del bonifico bancario o postale per la detrazione, non la data di emissione della fattura di acquisto. Nel caso si scelga di usufruire della detrazione del 65% per riqualificazione energetica, si deve trasmettere all’ENEA il modulo chiamato “Allegato E”, una scheda informativa con la descrizione dell’intervento. L’Allegato E è scaricabile dal portale dell’ENEA, previa registrazione; anche la trasmissione, a carico del richiedente, può avvenire via telematica, al seguente link: http://www.acs.enea.it/invio/.

Per usufruire dell’incentivo statale per risparmio energetico, occorre indicare se il soggetto richiedente sia titolare o meno di reddito d’impresa. In particolare è previsto che: i contribuenti non titolari di reddito di impresa devono effettuare i pagamenti tramite bonifico bancario o postale. I titolari di reddito di impresa sono invece esonerati da questo obbligo sostituendo l’evidenza del pagamento con altra idonea documentazione.

Nel bonifico bancario o postale vanno indicati: la causale del versamento (“Intervento di risparmio energetico – detrazione 65% ai sensi dell’art. 1, comma 347 Legge 296/2006”),  il codice fiscaledel beneficiario della detrazione, partita Iva o codice fiscale del soggetto a favore del quale è effettuato il bonifico (ditta o professionista che ha effettuato i lavori). Per approfondimenti sulle detrazioni vi invitiamo a consultare anche i siti istituzionali ENEA e Agenzia delle Entrate.

Conto Termico

Il conto termico è un altro tipo di incentivo statale, imperniato sul principio della sostituzione, che permette di riqualificare gli immobili migliorandone le prestazioni energetiche. L’incentivo è infatti erogato esclusivamente a coloro che sostituiscono, integralmente o solo in parte, un impianto di riscaldamento obsoleto e non più efficiente, con sistemi moderni e dai consumi contenuti.

Rientrano in questo ambito i vecchi impianti

  • a biomassa
  • a carbone
  • a olio combustibile
  • a gasolio

Le sostituzioni possono invece avvenire con:

  • caldaie a biomassa di potenza nominale fino a 1000 kW
  • stufe a pellet
  • termocamini a pellet
  • stufe a legna

L’erogazione dell’incentivo avviene sotto la forma di un rimborso tramite quote annuali, gestite dal GSE con bonifico bancariosul conto corrente del soggetto che effettua la richiesta. I versamenti hanno cadenza annuale e possono essere erogati in due soluzioni, per stufe a pellet, termocamini e caldaie fino a 35 kW, oppure in cinque anni per caldaie con potenza nominale superiore ai 35 kWt e fino a 1000 kWt.

L’incentivo erogato con il conto termico si calcola abbastanza facilmente, tenendo conto di due semplici, ovvero:

  • zona climatica di residenza;
  • tipologia e potenza della stufa.

A questo si aggiunge unincremento del 20% o del 50%, in funzione al livello di emissioni generate. In parole povere: più la caldaia (o la stufa) sarà efficiente, maggiore sarà la quota che il conto termico riuscirà a rimborsare.

Richiedere il rimborso è semplice, basta scaricare l’apposito modulo dal sito del GSE, compilarlo e caricarlo nell’apposita sezione del portale. Tutte le istruzioni su come richiedere gli incentivi del conto termico sono disponibili qui.